Sapete perché mi sono disinteressato alla politica?
Perché, altrimenti, se dessi più energia di quella che effettivamente non do' alla "sfera politico-sociale" della mia esistenza, dovrei, per dirla con Gioele Dix, "essere sempre, costantemente, incazzato come una bestia".
Ci sono, però, fatti e fatti, o, per meglio dire, problemi e problemi, e il caso Alitalia, a me, personalmente, "uomo dei numeri" della mia azienda (e quindi abituato a ravanare costantemente tra cifre, previsioni di spesa, budget, controllo scostamenti e chi più ne ha più ne metta, ma, soprattutto, a essere preso - metaforicamente, si intende - a sprangate in testa se sbrocco), non può che farmi turbinare gli zebedei (se sostituite "turbinare" con "girare" e "zebedei" con un qualsiasi volgare sinonimo che contraddistingue i testicoli del maschio umano, la cosa vi suonerà certamente più chiara).
Sì, insomma, di fronte a cotanto sfacelo, perfino il mio normale qualunquismo va in crisi (qualunquismo cui, tra parentesi, come si evince dalle parentesi, vorrei rinunciare, ma il mio è un qualunquismo da "reazione coatto-cogente", non è un qualunquismo egoistico che nasce dal nulla, e, poi, soprattutto, questo sarebbe un altro e doloroso discorso).
Allora, tornando a bomba all'oggetto del post, qualche cifra, in ordine sparso e senza nessuna pretesa di esaustività, tanto per farvi capire la situazione:
1) Air France (in realtà è un consorzio franco-olandese, ma la parte del leone la gioca il colosso francese) vuole comprare Alitalia a 139 milioni di euro (che è una cifra che anche al più profano suonerà ridicolmente bassa, ma, purtroppo, ha un suo grossissimo perché, che vi dirò dopo), o, per meglio dire, vuole comprare dal Tesoro italiano il 49,9% del capitale di Alitalia (ma, visto che è il pacchetto di maggioranza assoluta, ciò si tradurrà in un controllo totale sulla nostra - forse presto ex - compagnia di bandiera);
2) gli esuberi, non ho capito se a seconda dell'umore del giornalista di turno o del colore politico di chi riporta i fatti, ammonteranno a qualcosa come 1600-2000 persone (e, come sempre, chi se la piglierà nel fracco sarà sempre il soggetto più debole, ovvero il lavoratore);
3) la società che gestisce gli aeroporti milanesi, Sea, contesta alla compagnia aerea il progressivo disimpegno sull’aeroporto di Malpensa, il che si è tradotto in una richiesta danni di - udite, udite! - 1,25 miliardi di euro (a sua volta, di riflesso, Alitalia ha chiesto i danni a Sea, così, nemmeno giocassero a rimpiattino);
4) Alitalia ha un deficit tale ed è talmente disastrata da produrre perdite quotidiane che oscillano tra l'uno e i due milioni di euro (il che fa capire perché Air France offre per un azienda come Alitalia quella cifra che ho citato su, e che, di primo acchito, puo' parere assurdamente bassa);
5) sul fronte degli occupati si registra una situazione paradossale, ma tipicamente italiota: Alitalia e' l'unica compagnia aerea che ha 2/3 della forza lavoro occupata a terra ed 1/3 in volo (a fronte di una situazione generale in cui i rapporti sono invertiti) con preoccupanti buchi di organico in settori strategici, come, tanto per gradire, l'assistenza al volo (vi basti pensare che la sede Alitalia dell'EUR-Magliana a Roma conta la bellezza di 7mila uffici - avete letto bene: settemila! - al cui interno lavora - nel senso che si presenta al lavoro regolarmente e lavora giornalmente - sì e no il 40% degli assunti: gli altri o non fanno nulla - intascando però lo stipendio - o sono assunti con ruoli fantozziani - storico e' il dirigente pagato centinaia di migliaia di euro l'anno per dare consulenza sui nomi da dare agli aerei della flotta);
6) Alitalia ha risorse di cassa stimate attorno alla ridicola - per un mostro tale, si intende - cifra di 360 milioni di euro;
7) Alitalia ancora oggi ha 10 volte i dipendenti di Ryan Air, per far volare lo stesso numero di passeggeri;
...
Potrei continuare, ma qui mi fermo, perché credo di essermi spiegato.
En passant (toh, visto che si parla di transalpini) Air France vuole comprare Alitalia non perché ha un management costituito da un esercito di scimmie che digitano a caso sui computer che hanno in ufficio, ma perché - unica eredità derivante dal protezionismo che lascia a questa povera azienda un minimo vantaggio strategico - quella che è destinata a diventare la nostra ex- compagnia di bandiera ha l'esclusiva su alcune tratte intercontinentali (dà da pensare il fatto che l'unico motivo per cui Air France vuole acquisire Alitalia è che vorrebbe sfruttare quella che era nata come una politica protezionistica volta a proteggere la _nostra_ compagnia di bandiera, nevvero?).
Il che, tradotto, vuol dire che, se l'Unione Europea toglierà ad Alitalia questo vantaggio, eliminando tale preziosissima barriera (come per altro sarebbe giusto fare, visto che alla fine chi patisce realmente le situazioni di monopolio è sempre e solo il consumatore) e i sindacati faranno ostruzionismo ad oltranza, l'intenzione di acquisto del consorzio franco-olandese se ne andrà a gambe all'aria.
Punti a questo giunto, o, se preferite, giunti a questo punto, la domanda (a guardare anche il disastro-rifiuti campano), sorge spontanea: come si fa, in Italia, ad arrivare a sempre e comunque a questi deliranti estremi?
Ciò capita perché, ve lo dico io, gli italiani hanno la tristissima abitudine di badare ossessivamente solo al loro orticello (e che problema c'è, se per farlo, ci sarà da defecare in quello del vicino?).
Io ho un sospetto gravissimo, e nessuno me lo può togliere dalla testa: il punto è che, per l'ita(g)liano medio, finché a contare sarà il familismo - o nepotismo, o clientelarismo, chiamatelo come preferite - da queste situazioni ignominiose non si uscirà mai...
Capite perché parlo di "paese dei balocchi"?
Perché, a considerare le situazioni in cui ci cacciamo con le nostre stesse manine sante, ma, su tutto, a considerare come viene trattato il cittadino dallo stato, ho come il sentore che ce lo vogliamo...
Sì, diciamocelo pure: ho l'impressione che talvolta ci reputino alla stregua di pupazzi-giocattolo senza cervello perché, forse, ci comportiamo come tali.
Ed ecco perché, ora che le elezioni si approssimano, sono sfiduciato come non mai: finché il cambiamento non verrà dal basso, non faremo mai quel salto in avanti che ci dovrebbe permettere di essere orgogliosamente membri di una delle nazioni più belle, ricche, eleganti, intelligenti ed innovative al mondo (perdonate la botta di retorica finale, ma non sono proprio riuscito ad esimermi).
Bye,
Davide.
p.s.: qui non ho parlato del fastidio - a me sì, ne dà, mettetela come volete - di vedere la nostra compagnia di bandiera finire in mano non ad un altro stato qualunque, ma alla Francia! E diamine se ce ne sarebbe da dire!
Ciao Davide, come stai? E' molto che non ti sento, ma ho immaginato che tu abbia avuto un periodo tosto col lavoro, ma spero che sia tutto ok...io scuola ok, moroso e amici anche, solo un po' di monotonia...forse adesso che è arrivata la primavera uscirò un po' più spesso...spero di sentirti presto!=)ciao baci by marlene86
Scritto da: marlene86 | 03/04/08 a 18:35
ciao piccola!
in realtà lavorativamente parlando il periodo è, come se usa di' qui a Toirno (o, meglio, come usano certi pirla), "very tranquy"...
è il resto della mia vita che è un po' incasinata!
cmnq, tra breve ti scrivero', cosi' ti racconto...
bye,
Davide.
Scritto da: asmodeo | 07/04/08 a 10:26
LETTERA AL PRESIDENTE BERLUSCONI
Prevedo tempi di altissima tensione sociale e l’Italia rischierà di spaccarsi. Stamane non ho voglia di scrivere di politica e La invito a leggere la presentazione dei racconti da me scritti, “Il coniglio nella manica” e “La scogliera dei sogni”, su ruttocontinuo.blogspot.com
Termino rivolgendoLe un appello:
” Vossia che profuma di Santità, mi faccia un miracolo . Considerato che nel profondo sud il lavoro è un miraggio, legga le parti di racconto postate sul mio blog e se le dovessero piacere….insomma a Lei non manca niente, possiede ville, banche, riviste, quotidiani, finanziarie, assicurazioni, tv,
società d’ogni genere e possiede anche la Casa Editrice Mondadori….ehmmm faccia in modo che anch’io possa annusare qualche soldino e non se la prenda se troverà qualche post di dissenso nei
confronti dei valori e degli interessi di cui Lei è portatore.”
Grazie per l’attenzione
E. B.
Scritto da: EMANUELE | 21/04/08 a 09:05