Allora, come avrete notato, questo periodo non è, per il sottoscritto, da un punto di vista creativo intendo, uno dei piu' intensi.
Il lavoro mi sta assorbendo un casino, ma non è solo quello...
In realtà, come in altri periodi della mia vita, sono, come dire, in una fase di blocco.
"Blocco de che", direte voi?
Dello scrittore, ragazzi e ragazze, bambini e bambine, trattasi di vulgaris et comunen bloccum dellum scriptorem.
Non so come mai, ma sono in una di quelle fasi ad imbuto... E, per "imbuto", non intendo gli " 'mbuti" di guzzantiana memoria, ne' tantomeno, visto che, sapete, ho la passione della cosmologia, intendo un "imbuto cosmico"...
Intendo, semplicemente, che non ho lo stimolo a scrivere.
E, credeteci, è strano, soprattutto per me, che, non dico da ragazzino, perché non è così, ma da quando ebbi il mio primo pc con istallato word, e cioé una dozzina di anni fa, tutte le volte che vivevo qualcosa di anomalo, sia nel senso buono che nel senso cattivo del termine, era automatico scriverne.
E scrivevo un po' di tutto: dal (sic) diario (mi vergogno un pochetto ad ammetterlo, ma anch'io ne ebbi uno), ai racconti, dalle sceneggiature alle riflessioni generali (semi-serie) sul senso della vita.
E ora, che mi è successo?
Shit, temo di dirlo, ma credo di avere capito quale sia la fonte del problema (temo di dirlo nel senso che, alle volte, una data situazione viene resa più vera se la si "fotografa" con precisione)...
Il problema è uno, e uno soltanto: la routine.
Già, me ne sono accorto parlandone con una mia amica, ormai mi ha imbrigliato la routine.
Intendiamoci, la mia non è una routine sgradevole, soprattutto perché faccio un lavoro che mi piace fare, ma è pur sempre un insieme di eventi ciclici e ripetitivi, e, quindi pur sempre tale.
Sveglia al mattino alle sette meno un quarto (credeteci: senza supporti sonori esterni!), gli abituali lavacri, la barba (tutti i giorni, anche se ne ho poca, anzi, no, soprattutto perché ne ho poca, e, malgrado i miei 35 anni, l'effetto che fa sulla mia faccia è sempre da "bambino peloso"), la vestizione (rito piacevole, ma anche esso routinario), dopodiché si esce da casa, si attraversa la strada, si acchiappa - se c'è - "City", il quotidiano grauito che più me gusta, bar o panetteria per "puntatina croissant", e poi, vuala', più veloce della luce, ci si imbarca sui mezzi pubblici.
Da qui s'arriva al lavoro in tre quarti d'ora, durante i quali, ovviamente, leggo, e poi giù secchi (non nel senso di aridi, ma nel senso stakanovistico del termine) a sgobbare (che, per me, vuol dire produrre numeri, offerte, chiedere costi, sentire fornitori, chiedere quotazioni a quei miei colleghi che gestiscono le lavorazioni e i materiali speciali, interloquire col boss per fare i prezzi ai clienti, eee, e su e giù e tric e trac)...
In un attimo (o poco più) è sera, e, vualà, si è di nuovo in viaggio verso casa, accompagnati da qualche collega, o di nuovo in autobus.
A casa se magna, poi magari si esce, e poi a nanna, dove, sbranghete, tempo zero e m'addormo.
Mi capite?
Insisto, è una routine turbinosa, a suo modo divertente, ma è pur sempre tale...
Quindi direte, se è cosi', se sei cosi' in crisi, "Che ce stai a fa' qua? Che ce vuoi di'?"
Cazzo, non lo so nemmeno io.
Il fatto è che so che mi leggete (non è telepatia, sono solo i software messimi a disposizione da Easy Counter, che mi fanno non solo vedere che mi leggete, ma che tra di voi c'è un sacco di gente che vive fuori Italia), e, quindi, in un certo senso, malgrado la mia - spero temporanea - crisi creativa, mi sento in debito nei vostri confronti...
E, visto che ci siete, anche se siete poco loquaci, questo è per dirvi: "Stateme appresso, vedrete, prima o poi qualcosa che non sia una crisi di onanismo (*) mentale come questa prima o poi arriverà!".
Ciao ciccini, e, soprattutto, ciao ciccine, a presto (spero).
Davide.
(*): so chi era Onan, e cosa faceva, ma so anche che avete capito a quale attività facessi riferimento, giusto...?
p.s.: i piu' attenti tra voi si chiederanno: " Aho', Dauuido, ma che me sta' a significà 'Ce sta quarcuno laffuori?' "...Ehm, non prendetelo come uno sfotto', ma è sempre un riferimento al fatto che si', ci siete, ma non siete tra i visitatori di siti piu' chiacchieroni del mondo... Ma non preoccupatevi, lurkoni miei: a me mi ap-piacete cosi' come as-siete!
Ciao Davide...ti capisco in pieno, anche io sono nella tua stessa fase...non ho tempo nè ispirazione per scrivere apparte ogni tanto, qualche momento lo trovo per annotare delle scemenze. Sono contenta di vedere che ci sei ancora sul blog, spero che tu stia bene e che il lavoro vada ok. Io sono un po' triste perchè i miei amici tedeschi sono andati via ieri e quindi sono ritornata alla mia solita monotonia. Anche io purtroppo vivo nella routine...uff...mattina scuola, pomeriggio vedo il mio fidanzato, poi studio se c'è da studiare, mangio, ogni morte di papa esco e dopo vado a nanna...quest'estate però voglio semplicemente viaggiare...vabbè ti saluto, spero di sentirti presto x mail...ciao baci by marlene86
Scritto da: marlene86 | 15/03/08 a 14:18
Ciao piccola!
Mah, sai, io l'ispirazione l'avrei (sono tante le idee che mi frullano nel capocchiòn), però, come dicevo nel post, il problema è _davvero_, il poco tempo...
Non essendo uno scrittore professionista, il punto è che mi trovo, dopo una giornata lavorativa qualunque, col cervello non dico spremuto, ma, insomma, semi-fumante... E per quanto divertente o gratificante sia per me lo scrivere, diventa inevitabile, durante il tempo libero, fare altro (ieri mattina ho lavorato, poi 4 ore di giri pro-shopping (*) con un'amica, poi la pizza, poi un film e poi, cacchio, ieri sera ero fritto)...
Sai cosa sarebbe bello avere?
Qualcosa tipo il "giratempo" di "Il prigioniero di Azbakan", per poterlo usare come lo usava Hermione (vera verità: sono un fanatico appassionato di Harry Potter)...
Ciao ragassuola, presto risponderò alla tua e-mail!
(*): non mi fraintendere: il mio concetto di shopping è andare in giro per mercatini (soprattutto il mitico "Balon" torinese), a cercare libri, dvd, abiti usati e orologi d'epoca... Non vedere in me un demente consumista che incenerisce soldi a vanvera, che sono tutt'altro!
Scritto da: asmodeo | 16/03/08 a 10:44
Idem per me, mi manca sempre il tempo...^__^anche a me piace fare shopping (che per me significa sbancare in negozi di vestiti, accessori e biancheria), ma sono sempre senza soldi e ora devo risparmiare per andare in Germania quest'estate...^__^è vero sarebbe bello avere il Giratempo, ritornerei alla settimana scorsa! a presto baci by marlene86
Scritto da: marlene86 | 16/03/08 a 17:44