- 29/08/06
Sarà un paio di mesi che dal mio ufficio non posso visualizzare il mio stesso blog, perché hanno istallato un nuovo Firewall sui due server aziendali.
È un Firewall strampalato questo, perché, oltre ad essergli stato inculcato un paio di tonnellate di moralismo bacchettone, gli hanno pure impresso un senso dell’umorismo preoccupante.
Da computer, ovviamente.
La prima volta che mi sono visto di fronte il messaggio “Access denied” ed il sottostante messaggio di accompagnamento, ho pensato, di primo acchito, di avere le allucinazioni (non scherzo, mi sono detto: “No, è impossibile, hai letto male!”).
E, invece, no, non avevo letto male.
E, così, questo è quello che accade quando tento di visualizzare il mio blog:
Prima notazione (scritta in un anonimo ed informale nero su bianco):
<<Access denied>>.
Seconda notazione:
<<Questo errore viene visualizzato poiché la pagina in oggetto contiene o è marcata come ‘contente’ materiale che è stato ritenuto inappropriato (c'è proprio scritto 'contente', e non è un errore mio, e immagino non sia quel termine riferito all'essere felici, ma, molto più facilmente, un'ingerenza di Word, che, così come muta i testicoli umani in ‘grandi ciglia’ o "ciglioni", può trasformare un lapsus di battitura su ‘contenente’ in ‘contente’) >>.
Quando ho letto che il mio blog era stato giudicato dal nostro server inappropriato mi sono offeso.
Hai capito, Davide?
Sei inappropriato (‘Bhè, in effetti, lo sei a partire dal tuo diabolico nickname, ma questo non te lo posso dire, sono un Firewall fiuuuurbo, io’).
Terza notazione:
<<Il sistema informatico restituisce il seguente motivo:
(inclinato, come riporto):
E' stato superato il limite per le frasi pesate.>>
Ouch.
Moi?
Io sono stato soppesato da un “Firewall” e giudicato “inappropriato”?
Maccome?
Ma l’"arte" (previamente, opportunamente ed inevitabilmente tra virgolette) non dovrebbe potersi permettere qualche licenza?
Sì, insomma, se uso uno dei tanti sinonimi volgari che possono connotare l’organo riproduttore umano maschile, non è che lo faccio perché voglio choccare, offendere o, all’improvviso, mi sono ammalato di coprolalìa...
E' che la tecnica del narratore onnisciente impone che, se sto esponendo il contenuto mentale di un killer, o, comunque, di una persona giovane (volente o nolente è così, e credevo che se ne fosse preso atto da un pezzo), inevitabilmente si finisca con l’usare parole come...
Oddìo, no, non posso dirlo, sennò la mia situazione peggiorerà!
Sì, insomma, ci siamo capiti.
D’ora in poi proverò a far pensare o parlare i miei personaggi con “vergognosa fronte”.
Quanto agli scritti diversi dai racconti, se non produco questo tipo di elaborati evito le scurrilità, quindi non dovrei avere problemi.
Ed ora vi riporto la Quarta notazione.
Hhhhmmm...
No, non la riporto, perchè è piena di parole censurabili (qua è un mordersi la coda: se ripeto l’intero elenco delle parole che hanno ingenerato i meccanismi di censura, non farò che peggiorare il mio stato!).
Non posso, davvero, sennò darò adito a chissà quali interpretazioni sulla levatura morale della mia persona, ma, su tutto, sul contenuto del mio cranio, e, davvero, visti i tempi che corrono, non ne ho voglia.
Non vorrei che poi qualcuno me lo aprisse con l’apriscatole.
Però qualche estratto sì, posso riportarlo.
Appurato che il limite non superabile di frasi che contengono contenuti censurabili è di 80 su 135 (sempre che “80 : 135” quello significhi), ecco a voi qualche esilarante e deprimente esempio (ah, chissà come mai, ma certe parole me le ritrovo tradotte, altre sono in italiano e, altre ancora, giuro, non sapevo nemmeno di averle scritte):
“Orgasm”: ok, “orgasm” non va bene.
In effetti, potrebbe indicare che il mio sito contiene materiale “only for adults” (pornazzi, cioè, per i meno avvezzi all'inglese tra voi).
Vabbè, allora l’opera di censura in parola è plausibile.
“Science”: qua mi sono spaventato.
A parte che la parola in questione l’ho usata per connotare una delle categorie in cui è articolato il mio blog, e non all’interno di un testo specifico, ma qual è il problema?
Cosa si agita negli abissi dell’anima dei programmatori di firewall?
È il termine “scienza” in sé per sé che è pericoloso o non si possono associare “scienza” e “orgasmi”?
Hhhhmmm…
Sì, in effetti, si sta ancora indagando scientificamente sulla natura e la dinamica dell’orgasmo femminile...
Ecco, ho capito: ho violato un sacro tabù!
“Gospel”: sarà che era un genere musicale non compatibile con la software house che ci ha venduto il firewall?
Non va bene perché la musica “gospel” ha origini “nere” o perché sorge dal profondo dell’anima?
O, perché avendo connotazioni religiose è pericolosa per ogni macchina non senziente che si rispetti?
Si sa (il geniale e fulminante - eh! - “La Risposta” di Frederic Brown insegna): un computer o è ateo o, se gli dai la consapevolezza di sé, finisce che si crede Dio... E un computer-dio-macchina non può essere che un dio geloso ("Non adorerai alcun altro Multivac all'infuori di me, e ogni venerdì notte a mezzanotte mi sacrificherai un tamagotchi").
“Scientific”: niente, pare proprio che la scienza sia pericolosa e immorale in sé stessa.
Non la menzionerò mai, mai, mai, mai più.
“Killer”: ok.
"Killer": è evidente in sé per sé che siamo di fronte ad un termine inusabile.
Indagare ulteriormente sulla questione è del tutto inutile: dovrei farne qualcosa di analogo ad un atto di fede.
Usare una parola siffatta potrebbe volere dire senza meno che: 1) sono un killer; 2) potrei diventare un killer; 3) sono stato un killer; 4) simpatizzo per la categoria.
E, no, davvero, nessuna di queste cose si deve fare.
“Genital”: eh?
È in inglese corretto questo termine?
O, semplicemente, questo firewall ha svalvolato?
Vabbene, facciamo che la traduzione di “genitale” (nel senso dell’organo, o degli organi) sia “genital” (sono troppo ignorante per smentirlo, capitemi, questa non è affatto ironia).
Mai e poi mai menzionare le pudenda umane!
Del resto, sono millenni che andiamo in giro proteggendole e nascondendole come se fossero qualcosa di misterico, pericoloso e sconveniente, per cui…
Massì, è evidente!
Che stupido che sono!
Come ho fanno a non pensarci?
Menzionare il termine “genitale” è sicuramente sintomo di esibizione di, nuovamente, materiale “only for adults” (di nuovo: di pornazzi, cioé).
En passant, mi chiedo: un firewall come questo che potrebbe fare mai a dei siti di ginecologia o andrologia?
Formattarli a priori?
“Gay”: altro lemma chiaramente improponibile.
Potrei, in effetti: 1) essere gay; 2) avercela coi gay (è improbabile, ma magari dietro c'è solo una questione di “politically uncorrect”); 3) traviare giovani menti ed indurle verso chissà quali strade di perdizione e scempio morale.
“Spiritual”: premesso che questo è uno di quei termini che manco sapevo di avere usato, deve essere che a questi programmatori proprio il Gospel e lo Spiritual non piacciono.
O sarà che la traduzione di “spirituale” non è idonea per quella questione dell’ateismo di cui sopra?
O, di nuovo, se questo firewall mi ragiona come un I.A., sarà un fatto di gelosia?
“Illegal”: questo è un termine così palesemente pericoloso che non ci ragiono nemmeno sopra.
Per finire: “Conclusion”.
Ma cavoli, se “Conclusion” non va bene, come faccio appunto, a concludere questo post?!
Bye,
Davide.
p.s.: i programmatori di firewall non me ne vogliano…
Si scherza (d’altra parte, voi stessi avete l’anima dei burloni, quindi so di non potervi offendere).
Bravo, mi piace come scrivi e quello che pensi.
In più vedo che ti piace Gaiman, quindi hai la mia simpatia anche per quello.
L'uomo dei sogni.
Scritto da: sandman | 01/09/06 a 19:32
Grazie...
Ti piace Gaiman?
Pensavo che in Italia l'avessimo letto in 10.000 persone, una più, una meno...
Ciao e grazie ancora,
Davide.
Scritto da: asmodave | 02/09/06 a 15:19
Facci capire meglio. Riesci a raggiungere altri siti? Utilizzate NAT? Quanti PC avete in LAN? Fosse che qualcuno di noi riesca ad aiutarti a fregare il "firewall-man" della tua azienda....???
Scritto da: maxgiordani | 06/09/06 a 14:29
Mah, coi siti hard non ho ancora fatto test, devo dire (mi sembra un filo sconveniente)...
Se per "siti" intendi invece i nostri vicini di blog, pure con "Raccontiamoci" (foto + porn + porno + playboy + pornostar) e "Un lettore al cinema" (foto + devoto + erotic + luder) ho problemi (nota le parole "illecite" e gli abbinamenti: non sono inquietanti?).
NAT cos'è, un tipo di Firewall?
Sinceramente, se la domanda è quella, non so quale sia la risposta... Io sono l'addetto ai costi diretti di commessa...
E poi no, davvero, il mio era un "divertissement" fine a sé medesimo, non voglio improvvisarmi hacker...
Specie in ditta! Anche perché davvero, non ne ho motivo... In fondo collegarmi è una cosa che nemmeno potrei e dovrei fare.
Infine, ultimo ma non ultimo, il responsabile dell'EDP è un ragazzo simpatico: non si merita tentativi di forzatura del server.
Ciao,
Davide.
p.s.: se la tua era una battuta fai finta di nulla, ovviamente.
Scritto da: asmodave | 06/09/06 a 20:22
Non c'entra nulla con il vostro discorso ma... sei stato "nominato" (http://marieagnees.blog.lastampa.it/dialoghi_intorno_al_mio_o/2006/09/5_mie_strane_ab.html). Scrivi 5 tue strane abitudini e rifila la pappa ad altri 5...
Scritto da: agnès | 07/09/06 a 16:26