-§1-
Inizierei con una preghiera tradizionale, se non fosse che sono areligioso.
Come si può credere all’eventualità che Dio ci ascolti?
È pur vero che la mia è una situazione particolare, tuttavia, ritengo che nel pregare vi sia qualcosa di intrinsecamente pretenzioso.
Supponiamo, per amor di discussione, che Dio non solo si prenda la briga di ascoltarci, ma anche quella di risponderci.
Supponiamo che Dio si prenda la briga di rispondermi.
Attenendomi alla consuetudine e al più usuale degli incipit, immagino che andrebbe più o meno così.
-“Padre Nostro che sei nei cieli...”
-“Un momento, prego. In primo luogo non sono tuo padre, cosa che ormai ti dovrebbe essere evidente e, in secondo luogo, ammettendo anche che fossi figlio mio, ti avrei già disconosciuto da tempo.”
-“Ma come sarebbe che non sei mio padre? Non sei Tu il Padre di tutti?”
-“Il bello è che dichiari d’essere areligioso: suppongo che ciò significhi che non credi al fatto che vi abbia creato a mia immagine e somiglianza, giusto?”
-“Come potrei credere ad una cosa del genere? Ti rendi conto che ciò vorrebbe dire che Tu come noi ti ammali, soffri la fame, hai bisogno di dormire, andare di corpo, fare sesso, ti adiri, eccetera?”
-“BESTEMMIATORE! Come osi pronunziare tali empietà? Io non vado di corpo né faccio sesso mai!”
-“Ecco allora spiegato perché t’incazzi a 'sto modo...”
-“...”
-“Eppoi che vorrebbe dire ‘ti avrei già disconosciuto da tempo?’ La storiella del ‘figliol prodigo’ non è roba vostra?”
-“Perché, saresti tu il figliol prodigo? Non solo menti alla tua donna, ai tuoi genitori, a tua sorella, ma anche a quei quattro degenerati che hai per amici... Per non parlare poi del fatto che sei un delinquenzio!”
-“...Per non parlare poi del fatto che sono un delinquenzio [che strano però questo Dio, parla come parlerei io se fossi lui]... Non saresti tu il Dio del Perdono?”
-“Non sempre. Ma tornando a te: come può un Dio perdonare ad un uomo quanto questi non riesce a perdonare a se stesso?”
-“Come può un uomo perdonare se stesso quando la sua colpa è la peggiore tra tutte quelle che potrebbe commettere?”
-“Lasciatelo dire da me che sono un Dio, i tuoi peccati potrebbero essere perdonati.”
-“Ma che ne sai Tu? Avete inventato il sacramento della Confessione, attribuendo così a voi stessi la possibilità del Pentimento: bella scorciatoia vi siete creati! Eppoi, come dicevo, ritengo la mia colpa la peggiore tra tutte quelle di cui potrei macchiarmi, quindi non mi voglio perdonare!”
-“E quale sarebbe la tua colpa?”
-“Ma come, non sei tu onnisciente?”
-“Questo è un mito che vi siete inventati voi. Sento l’universo espandersi, le stelle nascere e morire e conosco cose che ti annienterebbero il cervello se solo ti fosse dato di averne un vago sentore; ciò malgrado, non solo non conosco i tuoi pensieri, nemmeno li voglio conoscere. Credi davvero che la tua colpa sia così grande?”
-“Si. Buttare nel cesso la propria dignità nel modo in cui lo faccio io è sicuramente il più stupido dei modi. Fossi ignorante o idiota potrei soprassedere, ho però una certa intelligenza, quindi non potrò mai perdonarmi.”
-“Non ti basterebbe smettere di fare ciò che stai facendo e finirla così di piangerti addosso?”
-“Credo d’avere bisogno del supporto di uno psicoterapeuta, per non dire di uno psichiatra.”
-“Capisci che potrai smettere di fare ciò che stai facendo solo nel momento in cui lo vorrai veramente e che nessuno oltre te stesso potrà mai aiutarti davvero?”
-“Il punto è, che a ben guardare...”
-“Il punto è, che a ben guardare, tu non vuoi farla finita.”
-“A volte mi chiedo se tornerò mai com'ero prima.”
-“No, lasciatelo dire, sei senza speranza.”
-“Thanks.”
-“Mmm... Ti vedo dubbioso: c’è qualcosa che ancor ti turba?”
-“Un dubbio l’avrei... Il punto è che io vedo cose... strane. Cose che mi fanno riflettere su quanto affermato da me stesso all’inizio di quanto sto scrivendo, vale a dire che rivolgerti una preghiera sia pretenzioso.”
-“Non credo di capire...”
-“Perché mi sta accadendo quello che mi sta accadendo? Non potreste tormentare qualcun altro?”
-“Figliolo, forse sarebbe meglio se ti spiegassi.”
-“Io credo che tu sappia perfettamente di che cosa sto parlando, perché sono quasi convinto del fatto che tu sia coinvolto, quindi non mi prendere per i fondelli.”
-“Ti assicuro che qualunque cosa ti stia accadendo non mi riguarda. Molto probabilmente sei dotato di una particolare sensibilità... Il che ti permette di vedere ciò che si agita sotto la superficie. C'è il fatto, credimi, che a me del tuo miserrimo destino non me ne importa nulla. Pensi davvero d’essere tanto importante da determinare un mio diretto coinvolgimento? O un suo diretto coinvolgimento?”
-“Se tu solo avessi visto ciò che i miei occhi hanno visto, forse la penseresti diversamente. Ammettendo che tu non sia coinvolto, sicuramente non posso dire lo stesso del tuo... Vediamo, come lo posso chiamare, antagonista?”
-“Io non ho alcun antagonista: Lui esiste perché così è l’ordine delle cose, ma ti assicuro ch’Egli non ce l’ha con me più di quanto io non ce l’abbia con lui. Quello della ‘caduta’ sì che è un mito... Io non ho mai ostacolato il Libero Arbitrio, compreso il suo. Quello che voi chiamate il ‘Portatore di Luce’ è sempre stato dov’è, non sono di certo stato io a metterlo laggiù. In sintesi e sostanza, diciamo che ciascuno di noi ha il proprio campo d’azione, e che ciascuno di noi due lo occupa da sempre...”
-“E perché io sono finito nel suo? Eppoi che cazzo siamo, fottute pedine? Se fossi un uomo ti prenderei a calci nelle gonadi, credimi, non scherzo. In ogni modo debbo chiudere, quindi per ora limitati ad andartene a... Bah, non ti dico dove, tanto ci siamo capiti.”
-§2-
I giorni passano, e io non sono cambiato, anzi.
-‘‘Vediamo, sei sempre lì?’’
-‘‘Eddove vuoi che sia? Io sono ovunque, comunque e per sempre!’’
-‘‘See... Sempre il solito esagerato megalomane... Comunque, sai perché sono di nuovo qui, no?’’
-‘‘Certo che lo so! Stolto! Stolto, mille volte stolto! Come hai potuto essere così stolto? Ti si è presentata la ‘Grande Occasione’ e tu che cavolo combini? Butti tutto nel cesso? E poi, come se non bastasse, tiri pure l’acqua?’’
-‘‘...’’
-‘‘Ti faccio presente, stupida creatura, che quasi di sicuro ti toccherà stare male il doppio di quanto tu non stia di solito male! Sai che quelle due sostanze hanno effetto additivo, vero?’’
-‘‘...’’
-‘‘Non hai di che rispondere? Vorrei ben vedere!’’
-‘‘Che potrei dire? Non puoi limitarti a lasciarmi in pace?’’
-‘‘È vero, tu non puoi dire nulla e, no, non ti lascio in pace, visto che se sono qui ora è perché l’hai voluto tu. Anzi, già che si sono, ti ricordo che, comportandoti come ti stai comportando, ti stai allontanando sempre più dalla strada della Salvazione (con la ‘S’ maiuscola, si intende).’’
-‘‘E se invece mi toccasse soffrire assai meno di quanto tema?’’
-‘‘Odio ripetermi: ti ho già detto che non sono onnisciente! Inoltre, in tutta sincerità, ti auguro di soffrire quel tanto che basta a farti evitare di buttare a mare la tua dignità.’’
-‘‘Grazie, Magnificentissimo...’’
-‘‘Non dirlo o ti folgoro. Come credevo di averti fatto capire io non sono il Dio del Perdono, al contrario, sono il Dio Tremendo e Vendicativo dell’Antico Testamento, per cui attento a come parli.’’
-‘‘Hai ragione: non butterò a mare la mia dignità. Non questa volta, almeno. Sai, al contrario di quanto temessi, non si sta per niente male senza enteogeni.’’
-‘‘Ma che grande scoperta! Come credi che funzioni di regola il mondo?’’
-‘‘Dal mio punto di vista sai come cazzo funziona il mondo.’’
-‘‘Già. Tu sei quello che va frignando in giro dicendo non concepire un’esistenza alternativa a quella che stai vivendo. Peccato che, insistendo lungo quella strada, altro non si può trovare che la Perdizione (con la ‘P’ maiuscola, si intende), figliolo.’’
-‘‘Ti diverti un sacco a prendere per il culo, eh? ‘Sta storia delle maiuscole a parte, credi che non abbia sentito come hai pronunciato la parola ‘figliolo’?’’
-‘‘Su dài, questa fammela passare... In fondo siete voi i rompipalle che mi chiamate Padre dall’alba dei tempi.’’
-‘‘Ma come, non sei Tu il Taumaturgo per antonomasia?’’
-‘‘In verità (Ti dico), io mi sono limitato a pisciare nel brodo primordiale... Che ne siate venuti fuori voi è vicenda che andò ben oltre le mie aspettative e che quindi esula dalle mie responsabilità.’’
-‘‘Esula dalle tue responsabilità? Lo dicevo io! Ho sempre sospettato che la storia di un universo ordinato, armonico e giusto fosse una colossale balla, ma ora me ne stai dando prova…’’
-‘‘ZITTO! È un segreto! Per cui, zitto, o ti tramuto in uno scarafaggio stercorario! Sai qual è l’occupazione principale di quelle bestiacce? Spingere palle di merda tutto il giorno, avanti e indietro, avanti e indietro, avanti e indietro. Per quale misterioso scopo non lo so, forse se le mangiano! Ah Ah Ah Ah!’’
-‘‘Magari lo fanno per erigere templi in tuo onore... Ah, ah, ah, AH!’’
-‘‘...Hmmm... Non m’hai fatto ridere per niente. Sai che ti dico? Se ora non ti ritrovi a spingere palle di feci è solo perché la battuta che ho appena fatto mi ha messo di buon umore... Ringrazia il fatto di esistere, invece di usare quel tono di rimprovero nei miei riguardi... Potessi fare capire a coloro che mi pregano, a coloro che uccidono in Mio nome, quanto sia vano il loro dibattersi! Pazzi! Sono dei pazzi insensati! Il fatto è, come avrai di certo intuito, che se mai facessi una cosa del genere il mondo se ne andrebbe del tutto alla malora. Immagini a che punto potrebbe arrivare l’isterismo di massa? Non solo siete un aspetto secondario della Creazione, non ho mai dato il benché minimo ascolto alle vostre preghiere! A ben guardare, perché avrei dovuto? Brutti pecoroni, non siete in grado di affrontare da soli la vita? Dovete imparare a responsabilizzarvi, altro che preci!’’
-‘‘... Vorrai però concordare con me che l’esistenza non è fatta di soli mattoni...’’
-‘‘L’unico mattone è quello che ti è caduto in testa, mi sa.’’
-‘‘...Senti, sono del tutto d’accordo sull’inutilità della fede, intesa come adesione dell’anima e della mente ad una verità religiosa rivelata e soprannaturale, però... Come si spiega l’ossessione numerica che sta ammorbando la mia vita? In quanto mente tendenzialmente razionale ho oramai preso atto del fatto di avere a che fare con l’irrazionale... E lo accetto... Non so se tu ne sia al corrente o meno, però sono otto o nove anni che sono perseguitato dal triplice 6 e, di recente, per quello che può valere, dal suo opposto... [Gna-gna-gna-gna...] Mi rendo conto che i numeri li abbiamo inventati noi, e che la numerologia non è altro che una forma di speculazione su simboli che appunto non sono di emanazione divina, però, come già ti ho detto, se Tu avessi visto quello che i miei occhi hanno visto, troveresti assai difficile dubitare di quel che sto asserendo. [Sempre che tu non sappia e mi stia, semplicemente, prendendo per il culo, ovviamente... Tanto mi hai fatto tu, figuriamoci se non puoi permetterti di raccontarmi bufale...]’’
-‘‘Ti sento, sai? Ti ho fatto io? Mah, guarda che sul pisciare nel brodo primordiale non scherzavo mica... Di cosa stai cianciando, comunque?’’
-‘‘Numeri, parlavo di numeri e dell’ossessione che mi sta facendo ammattire...’’
-‘‘Non conosci la Qabbalah, mi sa…’’
-‘‘La Qabbalah? La conosco quanto basta... Vuoi dirmi che quella storia che ad ogni numero e lettera della bibbia corrispondano altrettanti concetti e simboli è vera, e che Moshe Katz ha ragione? Però... Forse è una delle tue opere migliori... Ripeto [visto che fai finta di non capire]: c’è poco da spiegare... Sono ossessionato da due numeri: il triplice sei e, appunto, il suo opposto, il triplice nove... Te l’ho già detto: lo accetto, ma non lo capisco. Sfugge alle mie categorie.’’
-‘‘Brillante quella mia invenzione, eh? Sai, c’è davvero un algoritmo, che, se scoperto, potrebbe portarvi allo stadio dell’Adam Kadmon...’’
-‘‘Ah si? Bhé, sai che ti dico? Me ne frego! Non voglio entrare in comunione con un Dio come te! E non cambiare argomento come sempre fai!’’
-‘‘Va bene, va bene… Però, perché categorizzi? ‘Non rientra nelle tue categorie’? Male, male! Open your mind! Si dice così, sul tuo pianeta e nella tua epoca, no?’’
-‘‘Veramente sei in ritardo di un trentennio... E non continuare a divagare!’’
-“E va bene, torniamo a te, creatura scassapalle! Ribadisco un concetto che forse ti è sfuggito: la tua esistenza non è così importante da determinare un mio diretto coinvolgimento e, lasciati dire, nemmeno un diretto coinvolgimento di quello che tu, per errore, hai pensato e continui a pensare fosse il mio ‘avversario’... È molto più probabile che tu sia un sensitivo e, quindi, in quanto tale, ti è dato di vedere all’opera forze che, per quanto non evidenti, in realtà sono proprie della natura.’’
-‘‘Je ne comprend pas...’’
-‘‘È più probabile che tu non voglia capire. Conosci la concezione Panteista? Posso dirti che tanto il bene quanto il male sono nella natura... Nel contempo, però, possono dirsi al di là di essa: ebbene, a te è dato di vedere, ma, ti assicuro, non c’è alcun motivo in particolare. Il Male non è a te direttamente interessato più di quanto non lo sia io e, di certo, avrai capito che a me di te non me ne importa un cazzo. Niente di personale, ovviamente. Iddio non ti ha abbandonato, come ogni tanto ti sarai compiaciuto di pensare.’’
-‘‘Soltanto, non ti sei mai interessato all'indiretto frutto dei tuoi lombi... Bah, sei un tipo strano, sai?’’
-‘‘Non che tu sia normale... Come hai potuto pensare di essere un ossesso? O magari pensi anche di essere posseduto, eh?’’
-‘‘Senti, cacamondi a tradimento, adesso mi stai davvero facendo incazzare... Ho dei testimoni oculari...’’
-‘‘Manonmidire!’’
-‘‘Hai poco da sfottere... Una sera un mio amico assistette al ‘fenomeno’ così tante di quelle volte che poco ci mancò che vomitasse... Un altro mio amico, tutte le volte che usciamo assieme, la vive sulla propria pelle, proprio come me... La prende sull’ironico, ma anche lui è parecchio sconcertato da quello strano accadimento...’’
-‘‘Aaaaaaaah... Aaaaaah... AAAspettah! Su Lixitor, un pianeta orbitante attorno a Ophichius, stanno per fare un sacrificio in mio nome... Mmmmh! È una vergine! ...Sai, penso violerò la mente del sacerdote (il che non siglifica essere onniscienti, quindi non mi partire con inutili rimproveri)... I sacrifici sono sempre interessanti! Per quella storia di Abramo e Isacco non sai come sono stato travisato! Alloraalloraallora, vediamo... Anzi, ascoltiamo... Incredibile! E' un ciarlatano, ladro, mentitore e vìola ogni giorno il vincolo di castità che grava sul suo ordine!’’
-‘‘Abramo... Isacco... Travisato?!’’
- ‘‘Shhhh! Zitto, ora non conta! Sai, però (e devo mordermi le mie labbra ideali per non spanciarmi dal ridere), qual è il particolare più abnorme? Il sacerdote che sta officiando il rito non crede in me, e non lo fa nemmeno per placare la disperazione del suo popolo... Lo fa solo per la paura tremenda che ha di perdere i suoi privilegi... Certo è che sono meno barbari di quanto non lo siate stati voi! Sai, in Rhodesia, in situazioni simili, seppellivano una vergine viva ai piedi di un albero... Su Lixitor, almeno, le uccidono prima.’’
-‘‘Abramo, Isacco, travisati. Ah.’’
-‘‘Sì, guarda, fu una totale cantonata! Ma superai tutto senza problemi! Poco dopo, decisi di intervenire sul Cosmo come in prevalenza facevo prima: ovvero, come "ente osservante" e non giudicante’’.
-‘‘Travisati. E io che ho sempre pensato che tu fossi un enorme bast...’’.
ZOT!
-‘‘AHIO! Mi bruciano le chiappe!’’.
-‘‘IO non c'entro. Non stavi per farmi una domanda sugli infelici lixitoriani?’’.
-‘‘Sì, sì, per carità! Un'altra botta come quella e mi esplodono le emorroidi! Su Abramo e Isacco scherzavo, discorso chiuso, frega niente! Cosa vogliono in cambio gli abitanti di Lixitor? Benessere materiale o spirituale? O tutt’eddue?’’
-‘‘Non piove da mesi...’’
-‘‘Che aspetti?! Piscia loro in testa, così magari la vergine non morrà tale... Oddìo, scusa, m'è scappata! Sarà il male alle chiappe, che mi rende così cinico e cattivo! Sai, io, spesso, penso col culo! Chiaro che piu' male mi fa e più cazzate dico!’’
-‘‘Falla finita... " Mi viene inesplicabilmente da dire: "Ho pisciato sulle vostre teste, dicendovi che pioveva"... Come mai?" ’’
-‘‘Non hai proprio nessuna pietà, eh?’’
-‘‘Voi ne avete mai?’’
-‘‘...’’
-‘‘Ah! Quando si dice ‘Che un silenzio svela più di mille parole’!’’
-‘‘La pietà va usata con estrema parsimonia, non trovi? Però, non mi vorrai lasciare ai miei dubbi? Non mi vorrai lasciare a me stesso?’’
-‘‘Dài, su, in fondo l’hai capito anni fa, no? Non è possibile risolvere i grandi dubbi, così come non si può prescindere dalla solitudine. Voi esseri umani non potrete mai affrancarvene. D'altra parte, è soltanto perché vi dimenticate di tutto ciò che riuscite a sopravvivere. Vivete continuamente di auto-inganni, dunque, e non è affatto detto, credimi, che questo sia un male...’’
-‘‘Dunque un auto-inganno in più, o uno in meno, non deve fare la differenza, è questo che mi stai dicendo?’’
-‘‘Esatto. Per te stesso e il tuo quieto vivere: uno più o uno meno, non deve fare la differenza. Questo è l’unico regalo che posso farti, e questo è l’unico regalo che ti farò. Limitati a prenderne atto, e non guardarmi a quel modo.’’
-‘‘Sai, pensavo ad una frase di Ovidio... Dice: 'Est Deus in nobis, agitante calescimus illo'... Diciamo che più o meno può tradursi in: ‘C’è una presenza divina in noi, al cui soffio ci infiammiamo’...’’
-‘‘Ebbene?’’
-‘‘Ebbene, penso che non ci sia menzogna più grande di questa.’’
-‘‘Sai qual è la menzogna più grande di tutte?’’
-‘‘No, però scommetto che ora me lo dirai tu...’’
-‘‘La menzogna più grande di tutte è quella di andarmi a cercare dove in realtà non sono mai stato, e convincersi che ci fossi.’’
-‘‘Dio (non tu, si intende)... Però, quando si dice "venire stroncati alla radice"... Adesso, davvero, non ho più niente da dirti.’’
-‘‘Poco male, se è per questo, nemmeno io.’’
FIN.
MADOOO' !!!!
Ma tu sei logorroico, figlio mio :))))
Ho iniziato a leggere il tuo blog, ma ad un certo punto mi sono persa...
Anche Dio con te dovrebbe avere una bella pazienza !!:)
Dai, scherzo, sei simpatico !!
Eppoi: credici, qualcosa c'e'....
(Guardavo il papa ieri sera alla TV ed ho detto a mia figlia: e' come la barzelletta di quel ventriloquo che prendeva in giro i carabinieri con un pupazzo : un carabiniere si arrabbia, va dal ventriloquo, lo apostrofa malamente, il poveretto cerca di difendersi, e il carabiniere risponde: non ce l'ho con te, ce l'ho con il PUPAZZO!!!
Bene, questo per dire che uno non deve guardare "il pupazzo" (mi perdonino i bigotti ) deve guardare oltre ...
ciao!
Scritto da: maddy | 20/02/06 a 14:41
Ciao,
sulla logorrea hai ragione...
Eppensa che spesso mi sforzo di essere sintetico!
Immagina che verrebbe fuori se mi lasciassi andare!
Però, su una cosa hai ragione...
I miei testi non sono facili...
Anche perché, tanto per confondermi/vi, ho inserito nella categoria "diario personale" quelli che, di fatto, sono racconti...
In ogni modo: grazie.
Ciao,
D.
p.s.: sull'esitenza di "qualcosa" o "qualcuno" mi sono espresso in proposito in "attacchi di kollite", quindi rimando a quello per spiegare la mia "concezione del mondo".
p.p.s.: ma come hai fatto a leggere ques'ultimo post in cosi poco tempo?
p.p.p.s.: carina la barzelletta del ventriloquo e del carabinoir!
Scritto da: asmodave | 20/02/06 a 15:15